Sulle nevi dell'Africa. La mia scalata alla vetta del Kilimangiaro
11. febbraio 2024
Abbiamo faticato, sudato, patito il freddo, ci siamo chiesti mille volte quale assurda idea ci avesse portato fin lì! Affondiamo gli scarponi sul manto bianco. Uhuru peak, 5895 metri. Sotto di noi c’è tutta l’Africa. Alle 7:30, le 5:30 in Italia, del 25 gennaio 2024, ho raggiunto la vetta del Kilimangiaro. Ho gli occhi lucidi, aggrappato al cielo ghiacciato a 6000 metri

E poter dire ancora: “Sembra Bagdad”
Missioni umanitarie · 02. gennaio 2024
Lo scroscio delle fontane copre quasi la voce, un cielo pesante e caldo d’umidità nonostante sia dicembre, Noor Alden ci precede di qualche passo, è sorridente, lo è stato per tutto il tempo del nostro tour tra le strade di Bagdad: “Questa piazza è vuota, ma è vuota perché è il simbolo di quello che c’era e adesso non c’è più. Questa piazza è vuota da 20 anni perché rappresenta il cambio di un’epoca, tra Saddam e adesso”.

Dall’ uscio di casa alla montagna più alta. La scalata al campo base dell'Everest
12. giugno 2023
Il freddo, la fatica, la condivisione, il mal d’altura, i giganti della terra, l’arrivo. Perché si fanno queste scalate? Forse per dimostrare qualcosa a sé stessi, spesso agli altri, per il gusto della sfida.

Etiopia, la promessa di Natale alle fonti del Nilo
Missioni umanitarie · 25. dicembre 2022
La testa ancora umida degli umori del parto, la piccola Mary è al mondo da pochi minuti, Sasha la prende in braccio, sostenuto dallo sguardo di Demeke. Credo che sia stato in quel momento che si sia deciso tutto

La forza della resa
Missioni umanitarie · 01. novembre 2022
È una felice tristezza ad accompagnarmi, capisco quanta forza ci può essere in una resa, e quanto a volte siamo fortunati a vivere qualcosa che rende così difficile dirsi arrivederci

Trenta miracoli al di là del mare
Missioni umanitarie · 30. giugno 2022
A volte l’uomo compie delle azioni coraggiose, perché diventino efficaci devono essere raccontate. Ed è così che diventano miracoli

In arresto per una foto. Ritorno a Bengasi: “Le cicatrici della guerra non passano mai”
Missioni umanitarie · 21. marzo 2022
Sono tornato a Bengasi a due anni dalla fine del conflitto, in una città senza regole, finendo anche in arresto per una foto scattata. La guerra lascia ferite lente a rimarginarsi

Buddha si è fermato a Comiso. Gyosho Morishita, il monaco che fermò i missili
06. marzo 2022
Le gambe incrociate, la schiena dritta, sono seduto in terra da pochi minuti ma già la posizione comincia a starmi scomoda, sento il formicolio ai piedi, i polpacci che tirano, mantenere la postura dritta diventa quasi uno sforzo fisico, il sudore scende sulla schiena. “Nam myoho renge kyo”, un mantra ipnotico e continuo, una lamentosa ninna nanna regolata dal suono del tamburello, il reverendo Morishita scandisce il tempo senza sosta, mantenendo la posizione del loto senza battere ciclo....

Dal verso giusto. I miei 100 km sul Cammino di Santiago
05. marzo 2022
Perché ho fatto il cammino? L’ho fatto per le sveglie all'alba, le croci sulle colline, le facce stanche, lo zaino ogni giorno più pesante. Le piante dei piedi che fanno male, le braccia bruciate, le spalle doloranti, le ginocchia in fiamme. I saluti gridati e quelli sussurrati, i pensieri in solitaria, la gente incrociata per un secondo e quella ritrovata accanto per chilometri. L'odore del fieno, i campi concimati, le magliette mozzicate da mollette, la pioggia, i ponti, la polvere, il fango.

Lenin e sceriffi. Viaggio in Transnistria
30. ottobre 2021
La Transnistria è una regione della Moldavia autoproclamatasi indipendente subito dopo lo scioglimento dell'Urss. Di fatto è uno stato a sé, ma non è riconosciuto da nessun’altra nazione. Per entrarci si passa attraverso una frontiera. I giornali la definiscono “la striscia di Gaza dell’Europa”, la Farnesina ne sconsiglia la visita, i film la dipingono come uno stato senza regole rifugio di criminali

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