50 nations 1 dream

Dopo essermi diplomato come geometra e una volta iniziati gli studi universitari in statistica, cominciai a fare dei piccoli lavori per poter guadagnare qualcosa. Desideravo comprare una macchina fotografica e sognavo di girare il mondo. 

Lavorando in uno studio medico, conobbi una persona che con il suo lavoro di macchinista era riuscito a visitare il mondo su navi e treni, ogni sua visita allo studio era per me occasione di sogni ad occhi aperti, aspettavo il giorno in cui sarebbe venuto a scrivere le sue medicine per potergli fare qualche domanda. Una volta gli chiesi quante e quali nazioni e città avesse visitato, mi rispose che gli era impossibile ricordare tutti i posti che aveva visto.

Non potevo crederci. Aveva vissuto la sua vita in così tanti luoghi da non poterli ricordare nemmeno.

Poteva il mondo essere davvero così grande. 

Anche grazie a quella persona, qualche mese dopo, mi ritrovai a guardare un binario aspettando un treno che mi avrebbe portato da Messina ad Amsterdam. 

Sognavo di scoprire il mondo, e continuo a rendere reale questo sogno. Un viaggio che mi ha insegnato la tolleranza, il rispetto, il dialogo, gli abbracci, le lacrime. Un viaggio nella vita che soprattutto mi ha fatto scoprire veramente me stesso, quell'io che restando a casa non avrei mai conosciuto.

Non ho mai amato elencare e numerare le cose, ma dovevo anche dare dare un senso alla mia laurea in statistica che non ho mai usato.

Oggi l'Ucraina è la cinquantesima nazione su cui metto piede in questo mondo.

Ho conosciuto in viaggio gente che mi è diventata amica, e amici con cui ci siamo sentiti fratelli.

Le notti insonni, gli ostelli sporchi, i crepuscoli africani, i viaggi squattrinati, le luci d'America, le mani gelati, gli odori dell'Asia, la paura, le liti, le strade d'Europa, i treni persi, le pagine scritte e quelle ancora bianche. 

Vivete e inseguite i vostri sogni fino a quando ne avrete la possibilità.

Buon viaggio nella vita


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